È una cosa strana
. Il viaggio, il deserto, il mare, la vita in Italia. È una cosa strana
Djali si rivolge nella propria lingua, Bambara, ai connazionali sentendo innanzitutto il bisogno di testimoniare il viaggio.
La strada è difficile, è un viaggio lungo e difficile
. Anche difficile da descrivere, appunto, una cosa strana, inimmaginabile.
Ragazzi africani ridotti in schiavitù
Djali avverte la responsabilità di informare, ma anche di ammonire chi, una volta giunto a costruirsi una vita in Europa, in maniera altrettanto strana si dimentica delle proprie radici, di chi è rimasto a casa, di chi non ha niente. Devi sempre pensare a chi è più povero di te
.
Una continua tensione morale permea le sue parole, mentre la musica stessa lo accompagna, migrando dall’Africa all’Europa.
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