Siamo venuti a Siracusa da Londra nell’estate del 2017 perché ritenevamo importante impegnarci in sostegno dei giovani migranti non accompagnati che giungevano sulle sponde meridionali dell’Europa. Abbiamo offerto le nostre capacità, come musicisti volontari, come educatori e anche come tutori legali, in contrapposizione alla commercializzazione della vita moderna, e con l’attenzione volta alle diseguaglianze globali prodotte dal capitalismo.
L’incontro con questi giovani ci ha aperto gli occhi rispetto alle terribili difficoltà che continuano ad affrontare, ma al tempo stesso ci ha offerto l’opportunità di una gioiosa collaborazione creativa.
Nell’estate del 2018, di fronte a una nuova ondata xenofoba in Europa, ci sembra ancora più importante incoraggiare questi incontri e queste collaborazioni, e capire come possano diventare forme di resistenza. Questo progetto è solo un inizio. Vi invitiamo a seguirci!